La Programmazione Neurolinguistica (studio della comunicazione umana) affida alla voce ben il 38% della capacità comunicativa, mentre alle parole resta solo il 7%! Non importa cosa ma come si dice.. con la sua velocità, ritmo, volume, timbro. Nella voce si nascondono infiniti misteri dell’animo, come frequenze da riconoscere, codici da decifrare. Secca, accogliente, precipitosa, timida, seduttiva, irritata, conciliante, preoccupata… Già nello stesso colloquio terapeutico è un grosso elemento di osservazione: quando si incrina nel mezzo di un discorso o diventa evasiva di fronte a un trauma da dimenticare o si abbassa all’improvviso. Impossibile non tenerne conto! Nella diagnosi floriterapica ogni tipologia ha la sua voce caratteristica: veloce nella donna Impatiens, suadente e inquieta nella Agrimony, bassa e timida nella Mimulus. Nonostante alcune professioni diano tecniche di modulazione e riaggiustamento infinito (doppiatori, attori, giornalisti), nella voce c’è sempre la verità di ciò che siamo. E questo rende affascinante un ascolto sensibile, perché tante cose vengono colte anche quando sembrano sfuggire. Lo studio della psicosomatica associa le afonie e i disturbi della voce (spesso attribuiti a laringiti) ad una “impossibilità” di esprimere i propri sentimenti o di far sentire la sua in situazioni conflittuali o inaspettate. La medicina naturale aiuta tantissimo le corde vocali (questo gli attori lo sanno bene!) grazie alle piante (tintura madre di Erisimo o “dei cantanti”), gli omeopatici (phosphorus, aconitum, aurum), gli ayurvedici (laringomap), gli oli essenziali (eucalipto, menta), la floriterapia (Cosmos, Chelidoine, la miscela fluent expression).
Ma sicuramente lo studio più interessante della voce ce lo regala la nutripuntura, dove diventa uno strumento di diagnosi essenziale. Se chiedo alla paziente come si chiama, anche se il nome detto è vero ma lei non ne è consapevole con le sue “cellule”, la voce risulta “poco appoggiata”, superficiale. Lo stesso può succedere quando ad esempio stati d’animo difficili possono far “estraniare dalla propria identità”.. Con le sequenze di nutripuntura si può migliorare la propria voce fino a farla diventare la “propria vera voce”, alleggerita da emozioni negativi, ricordi traumatici. Una voce che arriva al massimo delle sue capacità espressive, nella sua identità e nella sua polarità sessuale, al pieno della femminilità o della mascolinità.
Molti cantanti, attori e doppiatori (ma anche i terapeuti!) assumono i nutri per la loro voce: la professionalità resta la stessa ma aumenta il piacere di ascoltarla, anzi ascoltando una voce “integrata” si può stare meglio! Quella che noi chiamiamo la voce tridimensionale ha una spiccata capacità terapeutica e armonizzante. Sono stati prodotti dei cd (con cantanti e musicisti professionisti, anche famosi) con riprodotte queste voci (previamente trattati con i nutri): le si può ascoltare in auto, al lavoro, a casa e… l’umore migliora e anche la nostra energia. Mi piace pensare che la voce, come il sorriso o il buonumore, sia contagiosa…
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