METRORRAGIA: quando l’utero piange..

Ero adolescente quando diversi anni fa mi capitò di leggere il libro: “Le parole per dirlo” di
Marie Cardinal. Diventato un cult nell’editoria degli anni settanta, parlava di una donna
affetta da anni di continue emorragie uterine, senza una causa apparente. Sarà un lungo
cammino psicanalitico, dove si riconcilierà con una figura materna problematica, a farla
uscire da questo dramma. Fui molto colpita da questa storia, non ero ancora un medico né
una studiosa di psicosomatica, ma la relazione madre-utero non era difficile da intuire. In
seguito fu ancora più chiaro, con la pratica clinica, come perdere sangue rappresenti
spesso “perdere qualcuno” di molto amato. L’emorragia uterina come anche le perdite
irregolari intermestruali, fanno seguito di frequente a separazioni affettive, lutti,
allontanamenti, cambi di vita. E questo al di là di situazioni oggettive fisiche che possono
coesistere (fibromi, polipi, eccesso di estrogeni, iperplasia dell’endomentrio, ecc.).
Unitamente all’eliminazione di queste cause (a volte anche chirurgica), si può alleviare il
sintomo emorragico con tantissimi rimedi naturali. Ad esempio estratti di piante
emostatiche, come Borsa Pastoris, Achillea Millefolium, Dioscurea. Ma anche tanti rimedi
omeopatici come Phosphorus, China Regia, Platina… il trattamento del primo chakra con
applicazione di Olio essenziale di Vetiver sul perineo può aiutare tantissimo. O creare un
ambiente progestinico con l’Agnocasto o la Dioscurea..
La natura è molto generosa in questi casi e dispensa varie possibilità. Ma se non si
decifrano “le parole per dirlo” che l’utero utilizza, si rischia di perdere una grande
possibilità.. In questo molti rimedi floreali possono essere efficaci: Honeysukley per la
nostalgia. Chicory per l’abbandono, Walnut per l’accettazione del cambiamento.
Nella Nutripuntura, l’utero è l’organo di radicamento spaziale per eccellenza. Sentirsi con i
piedi per terra, sentire le proprie radici, appartenere al luogo in cui si vive, sentirsi “a
casa”. Una situazione che ha a che fare con la funzione del primo chakra e spesso entra in
crisi in situazione di difficoltà a lavorare, di emergenza, di sopravvivenza, di cambio di
casa, di spostamento in altre città o altri stati. Tutte circostanze oramai frequenti in questa
epoca moderna, dove la vita ci porta a continui cambiamenti che mettono in crisi le nostre
radici. La nutripuntura, con i suoi rimedi a base di oligoelementi che armonizzano i campi
magnetici cellulari e i meridiani di agopuntura, ha effetti straordinari sul radicamento
spaziale. Credo sia una delle pochissime tecniche che riesce a migliorare di fatto questa
propriocezione così preziosa nella nostra vita e anche così curativa per la funzione uterina.
Lo fa con numerose risorse e protocolli terapeutici, specie quelli che agiscono sull’utero e
sulla “terra”. Un aiuto utilissimo, anche per capire, una volta centrati, che la nostra vera
casa è dentro di noi… dovunque siamo.
Marcella Saponaro